PITTEO: il più saggio e dotto uomo del suo tempo. Insegnò la retorica e le scienze a Ippolito figlio di Teseo. Regnò a Frezene ed era avo materno di Teseo.
CORA o PERSEFONE: figlia di Zeus e Demetra, era la fanciulla divina per eccellenza del mondo ellenico.
EBE: Dea della gioventù, figlia di Zeus ed Era. Sposò Ercole
MINERVA: divinità romana della guerra, della saggezza e la protettrice degli artigiani.
ARTEMIDE: dea della caccia, figlia di Zeus, sorella di Apollo, anche dea del parto.
EFESTO: il fabbro figlio di Zeus e di Era, personifica la forza creatrice del fuoco. E’ un dio artista.
PAN: dio delle campagne e dei pastori, figlio di Mercurio.
METRA: amò Nettuno che le diede il potere di trasformarsi in ciò che voleva.
ACMENA: mitica sposa di Anfitrione. Significa culmine.
MAFARCA: re della mitologia egiziana, partorì un figlio da solo.
ACESTE: re di Sicilia, ricevette cortesemente Enea e fece seppellire Anchise sul monte Erice.
ETAN: eroe babilonese, cavalcando un aquila precipitò in mare.
EVA: Eva è il nome che Adamo, primo uomo secondo la Genesi 3,20, ha dato alla sua compagna dopo che l'aveva chiamata "donna".
SCULTURA ELLENICA: l’arte ellenistica è scenografica ed espressionistica. Scenografica, in quanto vuole "fare scena", con opere che tendono ad impressionare per il virtuosismo, anche tecnico, con cui sono realizzate, nonché per la magniloquenza della loro grandiosa dimensione. Espressionistica perché tende ad accentuare i caratteri espressivi delle figure, distaccandosi da quel sereno distacco psicologico che avevano le opere d’arte del periodo classico
SPAZIO DORICO: Già Vitruvio aveva teorizzato che l'ordine dorico fosse la trascrizione sulla pietra di una costruzione lignea. La colonna con le sue scanalature e la rastremazione richiamerebbe un tronco d'albero appena sbozzato, con il collare, nella parte superiore, che ripeterebbe le cravatte metalliche di rinforzo, mentre l'enfasi riprenderebbe la deformazione da carico a compressione degli steli lignei; l'architrave liscio, una trave di legno squadrata; le guttae, i chiodi; i triglifi, le teste delle travi di catena delle capriate di supporto del tetto, e quelle dei travetti, perpendicolari alla facciata, formanti con le prime, la cassonatura del soffitto; le metope un elemento di riempimento del vuoto fra le teste delle travi poggianti sulle architravi.
ECISTE: L'ecista (dal greco οἰκιστής) nella Grecia antica, era un condottiero scelto da un gruppo di cittadini per guidarli alla colonizzazione di una terra. Prima della partenza, l'ecista era tenuto a consultare un oracolo, per scrutare la sorte del viaggio da intraprendere. Arrivato sul luogo da colonizzare, fondava una città e ne scriveva la costituzione. Era suo compito dividere le terre tra i coloni e governare la città. Aveva anche il dovere di mantenere le usanze della madre patria (o "metropoli"). Dopo la morte, veniva venerato come un eroe e spesso diventava un personaggio mitico.
ARCHE’: L'archè (in greco ἀρχή, che significa «principio», «origine»), rappresenta per gli antichi greci la forza primigenia che domina il mondo, da cui tutto proviene e a cui tutto tornerà.[2] Si tratta di un concetto molto ampio che viene utilizzato dai primi filosofi sotto tre diverse prospettive, o tre significati, anche se strettamente collegati tra loro.
ACESTE
o EGESTE(in latino Ăcestēs, -ae) fu un re siciliano mitologico, figlio del dio fluviale Crimiso e di una donna troiana, Egesta, che era stata inviata qui dal padre per evitare alcune creature pericolose che infestavano la sua città natale. Allevato in Sicilia, qui apprese i costumi e la lingua dell'isola; quando Troia venne attaccata dai Greci, vi si recò per difendere la città senza però riuscire a evitarne la fine; così, tornando in Sicilia, portò con sé Elimo e le sue tre navi. Si dice anche che quando Egeste fondò Segesta, venne aiutato dai compagni di Filottete; Virgilio riporta la leggenda secondo cui Segesta sarebbe stata fondata da Enea per far riposare i vecchi e le donne, dopo che queste avevano incendiato le navi poco prima di riprendere il viaggio.